Rimborso in caso di parità, Gladbach e Tirante: Metodo Scommesse Podcast #3

Metodo Scommesse Podcast – #3: AH0 o Rimborso in caso di parità

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L’handicap asiatico è un modo di scommettere che ha origine in Asia e che viene utilizzato soprattutto nel calcio. Handicap significa che una squadra ha un vantaggio virtuale sull’altra. Gli handicap asiatici eliminano la possibilità di un pareggio in una partita, quindi i possibili risultati sono due.

Detta così non sembra voler dire molto. Ma l’handicap asiatico è una modalità di piazzare scommesse molto interessante, qualcosa che può diventare molto redditizio sia per chi fa Matched Betting o betting classico. Spesso le quote sono più alte e spesso si trovano delle buone surebet da sfruttare. In Italia è più facile trovare il rimborso in caso di parità piuttosto che l’handicap asiatico. Infatti, lo troviamo solo in BET365 mentre gli altri prediligono l’handicap europeo.

Meno o più

Il simbolo meno (-) è dato alla squadra favorita, che ha uno svantaggio di handicap. Il simbolo più (+), invece, viene assegnato alla squadra sfavorita, che ha un così un vantaggio. Ci sono molte opzioni per scommettere sull’handicap che sono chiamate “linee”.

Handicap asiatico 0.0 o Rimborso in caso di parità

Non cambia nulla. A volte, però, l’handicap asiatico (se disponibile potrebbe avere quote più alte del rimborso in caso di parità). Esempio di mercato. Chelsea – Liverpool. La quota del AH0 del Chelsea è @1.90, mentre quella del Liverpool è @1.95.

Scommettere 100 euro sul Chelsea sul mercato asiatico handicap 0.0 o rimborso in caso di parità vuol dire che se il Chelsea dovesse vincere, si vincerà la scommessa. Se si verificherà un pareggio, la puntata verrà rimborsata. Mentre se diversamente il Chelsea dovesse perdere la gara, si perderà la scommessa.

Potresti vedere alcuni book offrire qualcosa come il DNB, Draw no bet, o rimborso in caso di parità. E’ la stessa cosa del 0.0 AH. Ricordiamolo ancora una volta!

Metodo Scommesse Podcast #3: CALCIO

Marco Rose ha concluso la sua intervista post-partita augurando alla giornalista televisiva “una buona domenica“. Il tecnico dei tedeschi potrebbe essere perdonato per aver momentaneamente perso l’orientamento temporale. Il pareggio 2-2 del suo Borussia Monchengladbach con il Real Madrid ha avuto un effetto davvero vertiginoso per il tecnico del Gladbach.

Una serie di emozioni contrastanti

“Tanto dramma”, così Zinedine Zidane ha commentato tutta una serie di emozioni contrastanti vissute durante la gara di Champions League, che andavano dall’orgoglio al rimpianto, dal giubilo alla rabbia. “E’ sempre tremendo concedere un pareggio in questo modo“, ha detto il centrocampista del Gladbach Christoph Kramer. “E’ davvero fastidioso“.

Due gol in sei minuti

Due gol del Real (Karim Benzema e Casemiro all’87° e 93° minuto) hanno defraudato i padroni di casa di una storica vittoria, lasciando a Rose l’amaro in bocca per non aver concretizzato il terzo gol quando gli spagnoli si erano allargati davvero troppo buttandosi in avanti alla ricerca della rimonta disperata. “Quando si subiscono due gol proprio alla fine e si perdono punti importanti, non è una bella sensazione“, ha aggiunto Rose.

Marcus Thuram: il protagonista

Ma Marcus Thuram è riuscito a trovare un contesto più positivo per il risultato, ricordando a se stesso e ai suoi compagni il calibro dell’avversario. “Non possiamo sottovalutare di aver preso un punto contro il Real Madrid“, ha detto l’attaccante francese, ancora un po’ senza fiato per una prestazione altisonante. Due punti su due pareggi contro Inter e Madrid – due club che lavorano in ambiti finanziari molto diversi rispetto ai tedeschi – non sono male, anche se il Gladbach ha buttato via ben 4 punti.

Gladbach: Una nuova e bella realtà

Sollevare un trofeo è molto più difficile per un club autosufficiente di una città relativamente piccola nell’era del calcio globalizzato. Le egemonie nazionali sono più radicate, la competizione internazionale è molto difficile. Se non fosse stato per gli effetti del COVID-19 sul mercato dei trasferimenti, talenti del calibro di Thuram, Denis Zakaria ed altri sarebbero stati sicuramente presi di mira dal Bayern Monaco, dal Borussia Dortmund e da una miriade di squadre inglesi.

Una serie di congetture astrali

Così, una serie di congetture astrali potrebbe far sì che il Gladbach possa arrivare lontano dopo un lungo periodo di oscurità (che include la retrocessione in Bundesliga 2 nel 2006-07). Non ha investitori esterni ed il fatturato ha superato la soglia dei 200 milioni di euro per la prima volta la scorsa stagione, mentre il monte salariale è di soli 96 milioni di euro. Pensare che quella del Bayern è più di tre volte superiore, mentre il Dortmund è più del doppio.

I progressi del Gladbach sono stati ottenuti grazie a decisioni intelligenti nel mercato, dominio del direttore sportivo Max Eberl, e alla scelta dei tecnici giusti. Le cose hanno cominciato a muoversi davvero sotto Lucien Favre (in carica dal 2011-15), che ha riportato il club in Europa dopo 20 anni di assenza.

Poi c’è stato Dieter Hecking (2016-19) che ha stabilizzato le prestazioni a un livello ragionevole per passare poi il testimone a Rose che sta spingendo una squadra profonda e variegata ai limiti delle sue possibilità. Rose ha gestito le richieste della rosa meglio di quanto si potesse sperare, brillando in Europa e rimanendo in contatto con i primi quattro della Bundesliga.

Metodo Scommesse Podcast #3: Tennis

L’ex numero 1 del mondo juniores Thiago Agustin Tirante ha fatto il primo grande passo nel suo passaggio al professionismo dopo aver battuto il polacco Wojciech Marek e conquistando così il suo primo titolo in carriera dell’ITF World Tennis Tour a Monastir.

In una finale tra due giocatori diciannovenni entrambi alla ricerca del primo titolo di singolo da professionisti, l’argentino ha prevalso 7-6(2) 6-7(4) 6-3 in una battaglia di quasi tre ore. “Mi sento molto felice e soddisfatto per aver vinto il mio primo torneo nel circuito professionistico“, ha detto Tirante in un’intervista all’emittente argentina El Dia.

“Mi sono venute in mente molte cose (dopo essermi assicurato il titolo). La mia famiglia, il sacrificio che ho fatto, giocando con l’incertezza della pandemia… ma quello che non dimenticherò mai di questo giorno, che sarà segnato nella mia memoria, è il fatto di aver vinto il mio primo titolo professionistico” ha aggiunto Tirante. L’anno scorso Tirante ha chiuso con grande successo la sua carriera juniores con una serie di 18 vittorie in 18 partite che lo hanno consacrato Campione del Mondo ITF nella categoria juniores.

L’argentino, che ha descritto il 2019 come “un anno importante perché ho imparato a giocare sotto pressione“, sembra raccogliere i frutti di questa mentalità. A Monastir ha prevalso senza perdere un set fino alla finale. Tra i primi giocatori argentini a tornare in azione dopo la sospensione del tour, Tirante si è stabilito al Tennis Club di Padova in Italia per sfruttare al meglio l’opportunità di gareggiare regolarmente all’ITF World Tennis Tour, una mossa che ha dato i suoi frutti.

Il successo in Italia…

“Penso che trasferirsi in Italia con largo anticipo sia stato un grande successo“, ha ammesso. “Questo mi ha aiutato a prendere un ritmo molto più veloce con gli allenamenti e i primi tornei [dopo la ripresa del Tour in agosto], cosa che in Argentina non ho potuto fare a causa delle restrizioni dovute alla pandemia”.

Nel frattempo, mentre il secondo classificato Marek ha visto sfumare la sua prima corona da professionista, la Polonia  ha festeggiato comunque un campione  in campo maschile nel fine settimana. Parlo di Kacper Zuk che ha vinto il suo terzo titolo ITF della stagione dopo aver superato Chun Hsin Tseng in finale nel M25 di Amburgo.

Il 21enne polacco, che quest’anno ha vinto tre titoli di singolo e tre di doppio all’ITF World Tennis Tour, ha sconfitto Tseng – un altro ex numero 1 del mondo juniores – 6-4 7-6(4) in finale collezionando così il suo sesto titolo a livello professionistico.